Il materiale qui pubblicato non riguarda trattamenti offerti da OLOSMED POLIAMBULATORIO a Brescia, ma si tratta di un approfondimento riguardante disturbi trattati dalla medicina estetica.
In questo articolo:
LASER DERMATOLOGICO
L’utilizzo del laser sulla superficie cutanea può essere utilizzato per il trattamento di macchie e cicatrici, la rimozione di neoformazioni cutanee, nevi e tatuaggi.
Trattamento delle cicatrici
Il laser può essere utilizzato con funzione ablativa, quasi o non ablativa sulle lesioni cutanee che comportano una produzione irregolare di collagene.
I più comuni ablativi sono il laser CO2 (10600 nm) e il laser erbio o Er-YAG (2640 nm). In origine è stato utilizzato anche il laser PDL (585 nm).
Non ablativi o quasi ablativi invece le tecnologie a impulsi del laser Nd-YAG (1060 nm) e diodico (1450 nm). Recentemente è stata introdotta anche la tecnologia del laser frazionale.
Approccio analogo è stato sperimentato anche su cicatrici atrofiche da acne e strie distense.
Trattamento contro l’invecchiamento cutaneo
La tecnica corrente, chiamata dall’inglese resurfacing, prevede un insulto termico prodotto dal laser che comporta la rimozione degli strati più superficiali che vengono sostituiti nel giro di poche settimane da strati completamente nuovi, dove normalmente sono meno evidenti i segni dell’invecchiamento.
Il trattamento introdotto attorno al 1995 con laser CO2 ablativi ha visto l’utilizzo anche di laser Er-YAG, Nd-YAG e più recentemente di laser FRAXEL e laser non ablativi per ridurre il rischio cicatrici e discromie.
Trattamento di fotoepilazione
Sono privilegiati laser con impulsi da 10 a 300 ms che emettono nella lunghezze d’onda dove maggiore è la differenza relativa di assorbimento della luce della melanina del pelo rispetto all’emoglobina (circa da 650 a 1050 nm) e melanina della pelle.
I più diffusi sono laser diodici (808 nm) in grado di erogare da 10 a 60 J/cm2.
Epilazione laser e luce pulsata a Brescia
Trattamento delle lesioni vascolari
Le lesioni vascolari superficiali (spider venosi, teleangectasie, emangiomi, ecc. ) possono essere trattate con sorgenti laser che emettono a lunghezze d’onda che possono essere assorbite selettivamente dall’emoglobina e ossiemoglobina più che dai tessuti circostanti.
Sono utilizzati laser KTP o potassium titanyl phosphate (532 nm), PDL o pulsed dye (585–595 nm), alessandrite (755 nm), diodici (800–810, 940 nm), Nd-YAG (1060 nm) a seconda della lesione vascolare da trattare.
I primi due modelli sono preferiti nel trattamento di vasi di diametro inferiore al millimetro mentre gli ultimi tre modelli possono essere preferiti per lesioni di dimensioni superiori.