Filler
In medicina estetica i filler sono materiali che vengono iniettati nel derma o nel tessuto sottocutaneo allo scopo di riempire una depressione o di aumentare i volumi.
Possono essere transitori, quando il loro effetto cosmetico-clinico cessa dopo qualche tempo, e permanenti, quando rimangono, ove iniettati, per tutta la vita.
Finalizzate dunque al ringiovanimento della pelle, le iniezioni di filler rappresentano innovative ed efficaci alternative – od un valido supporto – alla chirurgia plastica.
Le punture di filler trovano indicazione nelle seguenti circostanze:
- Colmare e livellare le rughe del contorno occhi (le cosiddette zampe di gallina) e della bocca;
- Aumentare/rimodellare il volume di labbra sottili;
- Correggere i solchi naso-labiali;
- Plasmare forma e volume di zigomi, mento e fronte;
- Riempire pieghe e depressioni tipiche dell’invecchiamento;
- Eliminare cicatrici lasciate da acne o da interventi chirurgici.
Tra i più adoperati vi sono l’acido ialuronico, che è uno zucchero presente in tutte le specie animali e che non richiede alcun test prima dell’inoculazione ed il collagene, ambedue considerati filler transitori.
Tra i permanenti il più adoperato è la poli-alchil-immide. Esistono anche filler detti “semipermanenti” perché a lentissimo riassorbimento (idrossiapatite di calcio). È importante segnalare che nessun filler permanente ha ad oggi ottenuto l’approvazione della FDA.
In Italia si è in attesa di una legge che stabilisca quali siano quelli permessi e quelli vietati e che obblighi alla “tracciabilità ” dei prodotti utilizzati, ma anche se non ancora obbligatoria essa viene già adottata da tutti i seri professionisti.